Le cime di rapa sono protagoniste indiscusse della cucina pugliese e indimenticabili se accompagnate alle orecchiette, uno dei più celebri piatti tipici della Puglia. Sono diffuse soprattutto nel sud Italia, ma la Puglia è la patria per eccellenza. Ortaggio versatile, ha moltissime proprietà benefiche e rappresenta un grande alleato per la nostra salute.
La cima di rapa (Brassica rapa sylvestris) è un ortaggio tipico dell’agricoltura italiana. Il 95% della superficie agricola a lei dedicata si estende tra Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Molise, ma è la Puglia che, da sola, produce un terzo del prodotto italiano. Qui è stata inserita all’interno dell’Elenco dei Prodotti Tradizionali Regionali.
Della pianta si mangiano le infiorescenze in boccio o “bottoni fiorai”(broccoli o friarielli) insieme alle foglie tenere che le circondano.
Sono da consumarsi previa cottura e hanno un sapore molto caratteristico: leggermente amarognolo e piccantino.
La pianta
Le cime di rapa si presentano con steli non troppo sottili, ma sodi e verdi che raggiungono i 40-50 cm di altezza. Le foglie sono lunghe di colore verde intenso e brillante.
Bisogna prestare attenzione che al momento dell’acquisto le infiorescenze siano verdi con i fiori ben chiusi e senza sfumature giallastre.
I fiori sono gialli. L’apertura dei fiori deprezza la qualità del prodotto, infatti più tempo passano sulla pianta più aumenta la concentrazione di sostanze amare.
Si semina, o si trapianta, in estate o all’inizio dell’autunno. La raccolta si esegue in autunno, inverno o nella successiva primavera secondo la lunghezza del ciclo. Le esigenze sono simili a quella della rapa, ma presenta una minor resistenza al freddo.
Le cime di rapa non hanno bisogno di particolare attenzione nella coltura ed è sufficiente distanziare le piante di 30 cm l’una dall’altra. Il terreno e l’irrigazione sono più o meno gli stessi delle rape da radice, dei broccoli, del cavolo ecc. Il parassita di maggiore rilievo per le cime di rapa è la mosca del cavolo.
Per la sua caratteristica di vegetare e produrre a basse temperature è considerato un ortaggio autunnale o invernale.
E’ più facilmente reperibile nelle regioni del Centro-Sud Italia rispetto che a quelle del Nord. Per quanta riguarda le varietà, le cime di rapa si possono classificare in base:
- alla località in cui vengono coltivate;
- alla lunghezza del ciclo vegetativo (Quarantina, Sessantina, Novantina, Centoventina o Gennarese);
- al periodo di raccolta (natalina, marzaiola)
- varietà precoce (60-80 giorni dalla semina alla fioritura) o varietà tardiva (200 giorni).
La cima di rapa barese ha il gambo più duro, ha tante foglie e delle infiorescenze.
La cima di rapa napoletana ha il gambo più tenero rispetto alla cima di rapa barese e per questo si utilizza per intero. Entrambe sono ottime lessate.
Utilizzo in cucina
Le cime di rapa sono ortaggi estremamente versatili e amatissimi nel Sud Italia. Sono elementi portanti di numerosi piatti tipici pugliesi come le orecchiette alle cime di rapa e campani come friarielli e salsiccia.
Ideali per cucinare antipasti, primi e secondi piatti o come squisito contorno. Vengono cucinate in forno, bollite o al vapore per preservarne tutte le proprietà oppure stufate in padella insieme ad olio EVO, aglio e peperoncino.
Visto il loro retrogusto amarognolo vengono spesso abbinate a sapori forti e decisi come la carne di maiale, ma si trovano ricette a base di pesce o formaggi. Sono ottime se parte di una frittata.
Stupite i vostri amici con bruschette a base di crema di cime di rapa. Utilizzate tali ortaggi anche come ingredienti per farcire pizze e hamburger o all’interno di panzerotti.
Insomma non potete che sbizzarrirvi! L’importante è che vengano sempre consumate cotte.
Proprietà e benefici per la salute
Ottime notizie per gli amanti delle cime di rapa. Sappiamo, infatti, che hanno forniscono numerosi benefici per la salute.
Sappiamo che 100 g di cime di rapa contengono 86,8 g di acqua garantendo proprietà depurative e detossificanti. L’acqua aiuta ad eliminare scorie e tossine dall’organismo sostenendo così anche la funzionalità epatica e renale.
Contengono numerosi antiossidanti che le rendono potenti alleati contro i radicali liberi: aiutano a contrastare l’invecchiamento di cellule e tessuti. Svolgono un ruolo di prevenzione per malattie cardiovascolari e neoplasie.
Ricche di vitamina A sono da inserire nell’elenco degli alimenti che sostengono la salute degli occhi, prevengono malattie respiratorie e favoriscono la digestione.
Il ferro e la vitamina C svolgono funzioni antianemiche e insieme alle altre vitamine e minerali hanno un effetto energizzante. La vitamina C è utile in autunno e in inverno per prevenire e contrastare i malanni di stagione. Per migliorare l’assorbimento di ferro è bene consumarle leggermente sbollentate in acqua salata e condite con limone.
Calcio e fosforo sono invece salutari per la salute delle ossa.
Rappresentano un’importante fonte di folati e perciò un toccasana per le donne in età fertile o in gravidanza perché fondamentali per il corretto sviluppo del nascituro.
Le cime di rapa sono quindi considerate un alimento salutare per le loro proprietà antiossidanti, depurative e rimineralizzanti. Sono di supporto nei casi di astenia, affaticamento, carenze di vitamine e minerali.
Le cime di rapa sono un alimento a basso contenuto calorico, sono ideali come elementi di una dieta dimagrante. 100 g di cime di rapa forniscono:
- Valore energetico 27 KCal
- Proteine 4,2 g
- Zuccheri 3,1 g
- Grassi 0,4 g
- Colesterolo 0 mg
- Fibra alimentare 2,9 g
Il consumo di cime di rapa non ha alcuna controindicazione se assunte da soggetti sani. Un’attenzione particolare deve essere riservata ai soggetti che soffrono di calcoli renali, iperuricemia o gotta per il contenuto di purine.
Dal gusto unico, ricche di proprietà e benefici per la salute, versatili in cucina: sicuramente non vedrete l’ora di assaggiarle!